Iran
Nell’immaginario europeo un bestiario di genti scure e sospettose, sotto la luce del sole il fiore del medioriente si apre come il vento dietro una montagna. L’odore dell’aria sembra dire: “Lasciati scorrere come un fiume di sabbia verso le montagne e troverai la carezza della terra come quella di una madre, Li dove Gè nasconde il minerale che illumina e distrugge, li troverai la musica della passione e dell’uomo” E così m’innamorai della polvere e del sole dell’Iran.
DI anima si parla perchè altrimenti sarebbe solo un esercizio di giornalismo visitare un paese come la Persia ed aspettarsi una fisionomia. Il profumo dell’aria calda delle sabbie è due passi avanti dietro l’angolo, lo insegui, lo cerchi, lo rincorri ma ti precede come una musica di violino. Sfugge come un uccello al passaggio del tuono, corre sui pendii della mente come fuoco a cercare l’aria. Per incontrare quell’anima tiepida occorre il SILENZIO. Solo allora si entra un dipinto ocra e verde dove ad ali spiegate, i colori e l’arebesco diventano seta per gli occhi, quelle stesse sfere che ti accolgono nel loro mondo felici di essere guardati senza il pregiudizio dell’islamofobìa. Forse la saggezza , la verità e la sincerità sono interamente compresse in quel momento di fuga in cui varchiamo la soglia dell’invisibile[J.Conrad]
Ci vuole più di una vita per assorbire quel caldo delle battaglie e del commercio, il mistero della passione che ha portato una quantità di cultura immensa e sconfinata; ma basta un giorno, un soffio di vento per volgere quei mille sguardi alla maestosità dell’essere umano che dal pregiudizio viene velata. Questa è gente di sabbia, di sangue,di acqua, di sogni e di fede. Niente si avvicina di più alla storia dell’umanità di un così asciutto disegno. Niente si allontana di più da questo paese di quello che ci mostrano i media. Qui c’è il fiore dell’accoglienza, dello zafferano d’oro del tè a chiunque ti saluti, della frutta secca e delle rose d’oriente. Qui ci siamo noi tutti, ci sono solo anime, ci sono solo uomini, c’è la vita. In fin dei conti dove vive l’amore vive l’uomo, il resto è solo paura. “Tre piaghe,tre flagelli minacciano il mondo. La prima é la piaga del nazionalismo; La seconda è la piaga del razzismo; La terza, la piaga del fondamentalismo religioso. Le tre piaghe sono unite dalla stessa caratteristica: la più totale, aggressiva e onnipotente irrazionalità.”[R.Kapuscinski]